Maggio 4, 2024

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L’Italia bandisce le magliette da calcio numero 88 a causa dell’antisemitismo

L’Italia bandisce le magliette da calcio numero 88 a causa dell’antisemitismo

MILANO – Ai calciatori italiani è stato vietato martedì di indossare il numero 88 sulle loro magliette nell’ambito di uno sforzo antisemita coordinato dal governo italiano e dalla Confederazione Calcio (FIGC).

I ministri dell’Interno e dello Sport e il coordinatore per la lotta all’antisemitismo hanno firmato un accordo con il presidente della FIGC Gabriele Gravina per contrastare l’evento negli stadi italiani.

L’accordo prevede anche che le partite vengano interrotte “durante cori o comportamenti antisemiti”.

Il numero 88 si riferisce allo slogan della Germania nazista “Heil Hitler” poiché “h” è l’ottava lettera dell’alfabeto.

Durante il derby locale di marzo con la Roma, un tifoso della Lazio ha indossato una maglia replica con il nome “Hitlerson” e il numero 88 sulla schiena.

È un tifoso tedesco e una delle tre persone interdette a vita per assistere alle partite della Lazio.

La partita è stata segnata da forti cori antisemiti dei tifosi laziali, che hanno portato all’interruzione della tribuna sospesa.

Due settimane fa, un gruppo di circa 100 tifosi laziali si è filmato con orgoglio come razzista, insultando i tifosi della Roma i cui padri erano stati deportati nei campi di concentramento nazisti.

L’incidente, che ha coinvolto i tifosi più accaniti della Lazio, è un culto che coinvolge alcuni esponenti della destra in un Paese dove le tifoserie fasciste sono un fenomeno diffuso.

La scorsa stagione, il conduttore dell’aquila simbolo della Lazio ha elogiato i dittatori Benito Mussolini e Francisco Franco dopo essere stato sospeso dal club per aver eseguito un saluto fascista al termine di una partita.

Due giocatori di Serie A – il centrocampista dell’Atalanta Mario Basalic e Toma Bacic della Lazio, nazionali croati – hanno indossato il numero 88 sulle loro maglie a fine stagione. AFP

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