Aprile 26, 2024

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Quasi 800 antichi manufatti saccheggiati catturati in Belgio sono stati restituiti in Italia

La polizia italiana ha annunciato un massiccio recupero di reperti archeologici esportati illegalmente dall’Italia da un collezionista belga. I tesori rinvenuti ad Anversa risalgono al VI secolo aC e il loro valore stimato è di m 11 m (m 13 m). Una di queste ambizioni nel paese è il ritorno di questi “artefatti eccezionalmente rari e inestimabili”.

La divisione carabinieri italiana, specializzata nella conservazione del patrimonio culturale, ha avviato un’indagine nel 2017 per cercare la prima tomba downiana scomparsa. I dubbi sono sorti quando il restauratore dell’archeologo di Stato a sud di Buglia ha spiato le sezioni decorative dei funerali di Downia, che si dice appartengano al “ricco collezionista belga” negli elenchi d’arte per le mostre a Ginevra e Parigi. Il restauratore si accorse che mancava una parte centrale dello strato lapideo del collezionista belga, e riconobbe subito che si trovava nella collezione del Museo Archeologico di Trinidad, vicino a Barleta in Puglia.

Il collezionista belga ha esportato una serie di reperti eccezionali provenienti da scavi segreti in un sito di Baglia. Questo gruppo comprende acciaio prezioso, ceramica apula a figure rosse, ceramica dipinta di nero e ambra dal VI al III secolo a.C.

“Durante la ricerca è stato recuperato un vero e proprio ‘tesoro archeologico’ contenente centinaia di reperti di figurine di porcellana apollinea e altri acciai downiani, tutti esportati illegalmente dall’Italia e poi sequestrati in Belgio”, si legge in una nota degli italiani. Polizia.

Nonostante gli appelli legali del collezionista, i reperti sono stati restituiti in Italia con l’aiuto dell’Agenzia dell’Unione Europea per la Cooperazione di Giustizia Penale o Eurojust.

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