Aprile 29, 2024

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L’Italia conferma la guida al debito per il 2023 nonostante il disavanzo del bilancio statale in forte aumento

L’Italia conferma la guida al debito per il 2023 nonostante il disavanzo del bilancio statale in forte aumento
  • L’Italia prevede 320 miliardi di euro di obbligazioni a medio/lungo termine
  • Il Tesoro conferma il percorso discendente del rapporto deficit-PIL
  • La crescita del PIL quest’anno potrebbe essere superiore all’1%

ROMA, 26 giugno (Reuters) – L’Italia ha confermato la guidance per l’emissione di obbligazioni sovrane a medio-lungo termine nel 2023, nonostante l’ampliamento del deficit di bilancio dello Stato nei primi cinque mesi dell’anno, come mostra un documento del Tesoro diffuso lunedì. mostrato.

Aggiornando il suo piano di prestito, il Tesoro ha stimato che emetterà 118 miliardi di euro (128,69 miliardi di dollari) di carta tra luglio e dicembre, in aggiunta ai 202 miliardi di euro di obbligazioni vendute nel primo semestre.

Ciò è in linea con i 310-320 miliardi di euro previsti dal Tesoro nella sua guidance di dicembre per tutto il 2023, anche se questo è nella parte alta della fascia.

Alcuni media italiani avevano precedentemente riferito che il Tesoro stava valutando la possibilità di emettere più debito a causa delle elevate esigenze di finanziamento.

Il divario fiscale italiano nel settore pubblico, una stretta approssimazione del deficit di bilancio delle amministrazioni pubbliche, è stato di 81,8 miliardi di euro nei cinque mesi fino a maggio, quasi 46 miliardi in più rispetto allo stesso periodo del 2022.

L’anno scorso, il disavanzo delle amministrazioni pubbliche, che la Commissione europea utilizza per stimare le finanze pubbliche dei paesi, era dell’8,0% del prodotto interno lordo (PIL), con Eurostat che si pronunciava sui sussidi statali per lo sviluppo dei gas serra.

Nell’ambito dell’impegno dell’Italia a tornare al di sotto del tetto UE del 3% nel 2026, il rapporto deficit/PIL dovrebbe scendere al 4,5% quest’anno.

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Il debito pubblico dell’Italia è proporzionalmente il più alto della zona euro dopo la Grecia, passando dal 144,4% del PIL nel 2022 al 142,1% di quest’anno ed è destinato a diminuire ulteriormente negli anni successivi.

Il Tesoro ha affermato che l’aumento dei dati sul deficit nel settore pubblico fino a maggio è dovuto a una serie di fattori, tra cui una decisione dell’UE di congelare il trasferimento di 19 miliardi di euro di fondi per la ripresa post-Covid e una maggiore spesa pensionistica. infiammazione

Tuttavia, questi fattori sono già stati scontati dal Tesoro, e “i risultati raggiunti finora sono coerenti con la traiettoria discendente (prevista) del rapporto debito/deficit”, si legge in un documento pubblicato lunedì.

Roma ha affermato che l’economia potrebbe crescere quest’anno di oltre l’1% previsto ad aprile.

“I rischi al ribasso rimangono legati agli sviluppi del commercio globale e alla persistenza dell’inflazione, che possono influenzare la durata della politica monetaria accomodante (della Banca centrale europea)”, ha osservato.

($ 1 = 0,9169 euro)

Sarah Rossi segnalata da Milano; Montaggio di Gavin Jones e Christina Fincher

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