Cesari è stato criticato dopo aver pubblicato un video che serviva quella che sosteneva fosse la versione originale della carbonara
Lo storico del cibo italiano Luca Cesari ha acceso un vivace dibattito sul sugo per pasta alla carbonara, una parte cara dell’identità culinaria italiana.
Cesari ha affrontato critiche online dopo aver pubblicato un video su Instagram di quella che sosteneva fosse la versione originale della carbonara del 1954, deviando dalla ricetta secolare mescolandola con pecorino italiano e un uovo di guanciale di maiale stagionato.
Invece, la ricetta di Cesari prevedeva formaggio groviera svizzero, aglio, pancetta e uova saltate in padella. Difendendo il suo approccio, Cesari ha spiegato di aver ricreato la carbonara del 1954 dalla rivista ‘Cucina Italiana’, sottolineando l’evoluzione della ricetta nel corso dei decenni.
Questa controversia ha spinto il collega storico del cibo Alberto Grandi a denunciare il “gastronazionalismo” e a sostenere dibattiti più equi sulle tradizioni culinarie.
Grandi sottolinea che nel corso degli anni sono emerse diverse varianti della carbonara, tra cui il prosciutto crudo negli anni ’50. Imperterrito dalle critiche, Cesari ha anticipato il video con le vongole su una tradizionale pizza napoletana del 1800, accennando a future controversie culinarie.
Il conflitto sulla carbonara si aggiunge all’elenco degli scandali culinari in Italia, rafforzando il significato culturale attribuito alle ricette tradizionali, come il ketchup o l’ananas sulla pizza.
L’operazione non ortodossa di Cesari innesca una conversazione più ampia sull’evoluzione delle tradizioni culinarie e sul ruolo dell’innovazione nel plasmare il ricco patrimonio gastronomico italiano.
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