Aprile 26, 2024

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Casa Rosa, dove Benito, Bardot e l’élite italiana fanno riposare i loro animali | Italia

Il primo animale sepolto in un’elaborata tomba a Casa Rosa, il più antico cimitero per animali domestici d’Italia, era un amato pollo appartenente ai figli del dittatore fascista Benito Mussolini.

La notizia della sua esistenza si diffuse rapidamente tra l’élite italiana e presto il cimitero ospitò i resti di cani e gatti di proprietà degli ex reali del paese e una varietà di altri importanti animali domestici, tra cui criceti, conigli, piccioni e leoni appartenenti a politici, giudici e registi.

L’attrice francese Brigitte Bardot, che era a Roma negli anni ’50 per le riprese de Il Disprezzo, fece riposare il suo cane, Michael, a Casa Rosa, un luogo tranquillo nel quartiere Portuense della capitale italiana.

Brigitte Bardot
Brigitte Bardot con uno dei suoi animali domestici. Il suo cane Michael è sepolto a Casa Rosa. Foto: George Reinhart/Corbis/Getty Images

Oggi il cimitero ospita circa 1.000 tombe, ciascuna con lapidi che mostrano l’immagine di un animale domestico, delicati rilievi e circondate da rose, statue e orsi. Con la crescente domanda di un luogo di riposo dignitoso per gli animali domestici, le autorità della regione amministrativa del Lazio di Roma stanno cercando di replicarlo.

Casa Rosa è stata fondata da Antonio Molon – un veterinario che si occupò dei danesi di Mussolini – nel 1922, anno della presa del potere del dittatore. Il cimitero, un’area di terreno adiacente alla casa della famiglia Molon, è oggi gestito dal figlio Luigi.

Casa Rosa
Alcune delle 1.000 tombe del cimitero degli animali domestici Casa Rosa a Roma. Fotografia: Angela Giuffrida

“All’epoca si vendevano giovani polli colorati alle fiere, ed era una vecchia usanza”, racconta Luigi Molon. “C’erano tre pulcini [that Mussolini bought]Due sono morti sul colpo e l’altro è diventato il compagno di giochi dei suoi figli. Dopo un po’ morì anche lei e Mussolini, sapendo che mio padre aveva un appezzamento di terra, chiese se era possibile seppellire lì i polli, un posto dove i suoi figli potessero andare, lasciare un fiore e riportare tempi felici.

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Sebbene esistano tombe simili a Casa Rosa in altre regioni d’Italia, non esiste una legge specifica che le consenta nel Lazio. Casa Rosa opera grazie alla licenza concessa dal Comune di Roma, rinnovata l’ultima volta nel 1984, e perché dispone di un terreno adatto alla sepoltura degli animali. Pertanto, a meno che il proprietario dell’animale domestico non abbia un appezzamento di terreno, ad esempio un giardino sul retro, adatto, non avrà altra scelta che cremare la carcassa dell’animale.

“Ad esempio, se c’è una falda acquifera, non puoi seppellire i tuoi animali perché inquinerai tutto”, ha detto Molon. “Siamo gli unici con una licenza.”

Alcuni di coloro a cui manca un posto desiderabile per i loro animali domestici a Casa Rosa finiscono per cercare appezzamenti fuori dal Lazio.

Ma questo potrebbe cambiare. I politici regionali stanno lavorando con il Movimento Cinque Stelle su una proposta che consentirebbe la creazione di cimiteri dedicati alla sepoltura degli animali domestici. L’obiettivo è garantire una sepoltura rispettosa, assicurando al contempo che gli animali siano sepolti in modo sicuro e controllato.

Cimitero degli animali di Casa Rosa a Roma
I politici italiani hanno in programma di cambiare la legge per consentire più cimiteri per gli animali domestici. Fotografia: Angela Giuffrida

“Ciò significa che i resti di animali non saranno più smaltiti come rifiuti, riducendo il rischio di contaminazione delle falde acquifere a causa di sepoltura non autorizzata e la diffusione di malattie se i resti vengono gettati nei bidoni della spazzatura”, hanno affermato i politici in una nota. «Sarà una legge civile, che dobbiamo a noi stessi e, soprattutto, ai nostri amici a quattro zampe, per non spezzare il legame formato nella vita».

La legge è necessaria, ha detto Molon, aggiungendo che è molto richiesta, soprattutto dalla fazione benestante della società laziale.

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“Soffrono così tanto e non hanno il senso del tempo, a volte chiamano alle due del mattino, ma cosa posso fare? Non posso venire a prendere il cane a quell’ora”. “Alcune persone vivono da sole e potresti aver precedentemente stabilito un forte legame con un animale, ma al giorno d’oggi gli animali domestici sono un elemento importante della famiglia”.

In generale, i luoghi di sepoltura di Casa Rosa sono affittati per cinque anni, anche se molti proprietari di animali domestici scelgono di ristrutturare, visitando regolarmente la tomba e lasciando fiori.

“Alcuni vengono tutti i giorni”, disse Molon. “È come se portassero a spasso i loro animali domestici”.

Luigi Molon, titolare di Casa Rosa
Luigi Mollon ammette che alcuni dei suoi clienti potrebbero essere “un po’ estremi”. Fotografia: Luigi Molon, titolare di Casa Rosa

Greta, un leone, è lì dal 1988. Vicino a Duchsa, un gatto è morto nel 2008. Sulla sua lapide c’è un messaggio che recita: “Per sempre nei nostri cuori e nelle nostre menti”. La tomba più lussuosa è quella di Dreys, un cane i cui resti sono ricoperti da una tomba di marmo nero costata 12.000 euro, mentre l’animale più insolito sepolto a Casa Rosa è una tartaruga di nome Ruga.

Molon ha detto che la nipote di Mussolini, Alessandra, ha visitato il cimitero fino a pochi anni fa, anche se il pezzo di pollo non c’era più.

Mentre Molon, che ha due cani, comprende appieno l’affetto che i proprietari provano per i loro animali domestici, ammette che alcuni dei suoi clienti potrebbero essere “un po’ estremi”.

“Non conoscono la differenza tra realtà e finzione… preferiscono parlare con un cane che con un essere umano perché il cane non parla.”

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Ha detto di essere appassionato del suo lavoro, anche se alcune persone “spingono il naso”. “Amo gli animali… ma amo anche le persone.”