Maggio 16, 2024

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Il ministro degli Esteri italiano sostiene l’accordo sull’immigrazione con l’Albania

Il ministro degli Esteri italiano sostiene l’accordo sull’immigrazione con l’Albania

Londra

Il ministro degli Esteri italiano martedì ha difeso l’accordo di risoluzione del paese con l’Albania, affermando che non è paragonabile al piano del Regno Unito per il Ruanda.

Intervenendo in parlamento, Antonio Tajani ha affermato che il governo presenterà in parlamento un disegno di legge per approvare un accordo con Tirana per la creazione di centri per migranti in Albania.

Tajani ha affermato che in base all’accordo verranno allestiti due centri in Albania e che non saranno ospitati più di 3.000 migranti alla volta, ha riferito l’agenzia di stampa statale ANSA.

“Il dibattito di oggi (sul trattato) e il voto sul suo esito, se necessario, dimostrano che il nostro governo non si è mai tirato indietro davanti ai negoziati e al controllo parlamentare, soprattutto su questioni di tale importanza”, ha osservato.

Solo i migranti salvati in mare dalle autorità italiane saranno portati nei centri in Albania, ha detto, il che significa che l’accordo non include quelli salvati dalle navi gestite dalle ONG o le persone che sbarcano sul suolo italiano.

“Non sarà possibile trainare la nave dei trafficanti, né inviare in Albania le imbarcazioni gestite da organizzazioni non governative… I migranti riceveranno lo stesso trattamento previsto dalla normativa italiana ed europea.” Egli ha detto.

Tajani ha inoltre sottolineato che non è prevista alcuna “esternalizzazione del trattamento delle domande di asilo” verso un Paese terzo.

“Questo protocollo non può essere paragonato all’accordo tra il Regno Unito e il Ruanda”, ha aggiunto.

Il 15 novembre la Corte Suprema del Regno Unito ha stabilito che il piano del governo di inviare richiedenti asilo in Ruanda era illegale.

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Il piano, firmato nell’aprile 2022 dall’allora ministro degli Interni britannico Priti Patel e dal ministro degli Esteri ruandese Vincent Bruta, proponeva di inviare i richiedenti asilo che cercavano di entrare nel Regno Unito in Ruanda per il reinsediamento.

La Corte europea dei diritti dell’uomo ha bloccato all’ultimo minuto il primo volo di deportazione verso il Ruanda nel giugno dello scorso anno.

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