Aggiornamenti in tempo reale sulla guerra Israele-Gaza: Hamas e Israele ne rilasciano decine nell’ultimo giorno del cessate il fuoco, mentre i mediatori cercano un’ulteriore proroga

Come raccontato ad Aziz Kahlout a Gaza e ad Orly Halpern della ABC a Gerusalemme.

Il dottor Abdel-Hay Al-Muhtaseb, un reumatologo dell’ospedale Al-Shifa di Gaza City, sua moglie, Umm Nidal, e i loro quattro figli adolescenti camminano vicino a edifici distrutti, corpi di civili e attraverso strade devastate dai bulldozer militari israeliani .

Gli spari, i mortai e le bombe sono cessati a causa del cessate il fuoco tra Israele e Hamas, e la famiglia è riuscita finalmente a dirigersi a sud e lasciare l’area che l’esercito israeliano aveva invaso con le forze di terra. Furono gli ultimi della loro famiglia allargata a partire.

Il dottor Al-Muhtaseb, che viveva ad Al-Amin 4, uno dei grattacieli residenziali di Gaza City, ha detto: “Eravamo in ritardo, ma come si suol dire, è meglio tardi che mai”.

“La nostra casa è stata bombardata. Siamo andati in un’altra zona e l’area in cui ci trovavamo è stata bombardata. Siamo stati bombardati due volte.”

Più di un milione di persone sono fuggite dalla parte settentrionale della Striscia di Gaza, mentre l’esercito israeliano ha ucciso migliaia di abitanti di Gaza, soprattutto attraverso attacchi aerei e di artiglieria che hanno demolito edifici e seppellito i residenti sotto le macerie.

Israele ha affermato che il suo obiettivo era quello di distruggere Hamas, il movimento nazionalista islamico palestinese che ha lanciato un attacco di terra a sorpresa nel sud di Israele, uccidendo circa 1.200 persone, la maggior parte delle quali civili, e prendendo in ostaggio più di 200 altre.

Durante il bombardamento israeliano del nord della Striscia di Gaza, la famiglia di Al-Muhtaseb ha cercato di fuggire.

“I carri armati ci hanno circondato per due settimane”, ha detto Umm Nidal.

“Nessuno poteva uscire. Abbiamo visto una donna che usciva perché cercava di andarsene. È stata uccisa in un angolo… Abbiamo resistito fino alla fine, ma la situazione è diventata terrificante.”

Il dottor Al-Muhtasib ha detto che le condizioni in cui vivevano erano pessime in quel periodo.

“Non c’è acqua. Non c’è elettricità. Non ci sono beni di prima necessità”, ha detto.

Dopo aver attraversato la linea “Wadi Gaza” a sud, sono saliti su un piccolo camion che aspettava gli sfollati e si sono recati dai loro parenti nella città di Al-Zawaida.

Ma il dottor Al-Muhtaseb non si sentiva a suo agio.

“Sappiamo che il sud non è affatto diverso dal nord”, ha detto. “Ci sono bombardamenti qui e bombardamenti là”.

Israele ha detto che era solo questione di tempo prima che invadesse tutta Gaza.