Maggio 2, 2024

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Ventiquattromila baci: il ‘profumo occidentale’ della cultura italiana in Jugoslavia

Ventiquattromila baci: il ‘profumo occidentale’ della cultura italiana in Jugoslavia

Una giostra altalenante, un gruppo di bambini e il suono di “Ventiquattromila baci” di Adriano Celentano [Twenty-four thousand kisses] rimbombo dagli altoparlanti.

Il debutto di Emir Kusturica nel 1981 intitolato “Do You Remember Dolly Bell” è impresso nella mente di molti che sono cresciuti nella Jugoslavia socialista.

“Avevo solo tre anni quando Kusturica è stato rilasciato, ma è stato un tale successo che in qualche modo me lo ricordo”, ha detto Haris Adajic, un membro della band di Sarajevo BalkanEros Banditos.

‘Ventiquattromila baci’ ne è parte integrante. Se c’è un esempio dell’importanza della musica italiana in Jugoslavia, questa è la canzone”.

Sebbene le relazioni politiche tra l’Italia e la neonata Jugoslavia federale possano essere state tese dopo la seconda guerra mondiale, la produzione culturale italiana ha avuto un profondo impatto sul suo vicino socialista, qualcosa che può essere sentito ancora oggi.

ha detto Francesca Rolandi, che ha scritto il suo libro Con ventiquattromila baci: L’influenza della Cultura di Massa Italiana in Jugoslavia 1955-1965 [Con ventiquattromila baci: The Influence of Italian Mass Culture in Yugoslavia]in serbo l’anno scorso.

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