Maggio 2, 2024

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Moody’s alza a stabile le previsioni sul debito italiano a sostegno del governo Meloni

Moody’s alza a stabile le previsioni sul debito italiano a sostegno del governo Meloni

17 novembre (Reuters) – Moody’s ha lasciato venerdì il rating del debito sovrano italiano a Baa3, un livello sopra la spazzatura, ma ha alzato l’outlook da negativo a stabile, dando una spinta inaspettata al governo del primo ministro Giorgia Meloni.

La maggior parte degli analisti si aspettava che l’agenzia lasciasse invariati il ​​rating e l’outlook dell’Italia.

Moody’s aveva messo le previsioni negative per la terza economia della zona euro nell’agosto dello scorso anno, dopo il crollo del governo e nel pieno della crisi energetica.

Moody’s ha affermato: “La decisione di modificare l’outlook da negativo a stabile riflette la stabilità delle prospettive di forza economica del paese, la salute del suo settore bancario e la dinamica del debito pubblico”.

Moody’s è stata la quarta agenzia a recensire l’Italia il mese scorso. Standard & Poor’s Global, DBRS e Fitch hanno lasciato invariati rating e previsioni.

Il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti ha accolto con favore l’annuncio.

“È una conferma che, nonostante le tante difficoltà, stiamo lavorando bene per il futuro dell’Italia”, ha affermato in una nota.

“Pertanto, alla luce del giudizio espresso da Moody’s e dalle altre agenzie di rating, auspichiamo che il Parlamento confermi la politica di bilancio prudente, responsabile e seria del governo…” ha aggiunto.

Il bilancio 2024 del governo è attualmente all’esame del Parlamento italiano.

I dati preliminari del mese scorso hanno mostrato che l’economia italiana ha attraversato una recessione nel terzo trimestre rispetto ai tre mesi precedenti, dopo essersi contratta dello 0,4% tra aprile e giugno. Gli analisti prevedono che l’attività rimarrà debole nei prossimi trimestri.

Mercoledì la Commissione europea prevedeva che il debito italiano, il secondo più alto nella zona euro, salirebbe marginalmente dal 140% della produzione nazionale prevista quest’anno al 141% nel 2025.

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Il divario tra i rendimenti dei titoli decennali italiani e quelli tedeschi è molto più ampio della differenza tra qualsiasi altro paese dell’eurozona rispetto alla Germania. Tuttavia, si è ridotto a meno di 1,75 punti percentuali (175 punti base) dal recente picco di 209 punti base del 9 ottobre.

(Segnalazione di Sakirthi a Bengaluru, Gavin Jones e Keith Weir; Segnalazione di Mohammed per l’Arab Bulletin; Segnalazione di Mohammed per l’Arab Bulletin) Montaggio di Shaunak Dasgupta e Rosalba O’Brien

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