Aprile 26, 2024

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Il piano di Draghi per rilanciare l’economia italiana incontra ostacoli di estrema destra

Le riforme di Super Mario, comprese le riforme del sistema giudiziario, della pubblica amministrazione e dei potenziali sistemi fiscali, mirano a rendere più facile fare affari in Italia, dove le aziende lottano con alcune delle peggiori burocrazie del mondo sviluppato. Gli analisti affermano che l’ampio consenso politico significa che le tanto necessarie riforme hanno buone possibilità di successo.

“Il piano è ambizioso e prevede importanti riforme che, se attuate, aumenteranno sicuramente la crescita potenziale”, spiega Silvia Ardajna, responsabile della ricerca economica europea presso Barclays. Le riforme dell’equità per accelerare le decisioni “saranno davvero fondamentali per l’imprenditorialità e gli investimenti”.

“È molto difficile per un paese crescere se lo stato di diritto non funziona”, afferma, aggiungendo che sarà la chiave per la crescita potenziale.

Ma il prossimo pericolo a Roma è sempre dietro l’angolo. Mentre Draghi inietta stimoli nell’economia – l’Italia è uno dei pochi paesi che mirano ad aumentare il deficit quest’anno rispetto al 2020 – il potere sta girando a Roma.

L’FdI ha il 21 per cento nei sondaggi d’opinione, il che lo mette sulla buona strada per essere il più grande partito in una coalizione di destra con la sbiadita Forza Italia guidata da Silvio Berlusconi e la Lega di Matteo Salvini. I due compagni di FdI hanno discusso di fusione mentre venivano espulsi dall’estrema destra.

“Sarebbe molto imbarazzante sia per Forza Italia che per la Lega”, afferma Lorenzo Codogno, ex capo economista del Tesoro italiano e fondatore di LC Macro Advisors. Questo probabilmente influenzerà la coalizione in termini elettorali perché alcune persone non voteranno per un partito che ha ancora radici nella storia post-fascista. Sarebbe un grosso problema per il centrodestra… le cose si stanno muovendo”.

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Gli elettori si sono allontanati dalla Lega dopo aver visto che Salvini, che una volta voleva che l’Italia uscisse dall’euro definendolo un “crimine contro l’umanità”, ora sostiene Draghi, famoso per aver salvato la moneta unica, a capo della Banca centrale europea. Ma Salvini da allora ha ritrattato i commenti.

Alcuni temono che la Lega sotto pressione possa destabilizzare Roma ritirandosi dal governo, trovandolo politicamente troppo costoso. Le tensioni tra i partiti all’interno del governo di emergenza potrebbero divampare da un momento all’altro con importanti elezioni locali all’orizzonte ad ottobre. Ci vorranno tutte le famose abilità politiche di Draghi per tenere unita l’alleanza quando l’immediata crisi della pandemia sarà finita.