Rilasciata dalla Mostra del Cinema di Venezia, la regista italiana Susanna Nicciarelli, la cui trilogia “Nico, 1988”, “Miss Marx” e “Chiara” è stata rilasciata per dirigere la serie televisiva “Fuochi d’artificio”, che racconta la lotta dei partigiani italiani contro i nazisti e fascisti dal punto di vista di Una ragazzina di dodici anni di nome Marta.
Le riprese cominceranno l’8 maggio sulle Alpi piemontesi a “Fireworks”, prodotto da Domenico Procacci Fandango e Matrioska Painting Roma.
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Fandango, il produttore principale dello spettacolo, è in trattative avanzate con l’emittente statale italiana RAI per unirsi. Fandango parla anche per la serie limitata di sei episodi al Series Mania confab a Lille, in Francia, dove sono alla ricerca di potenziali partner internazionali.
Il cast di “Fuochi d’artificio”, che non è ancora completamente sotto contratto, viene tenuto nascosto.
La serie storica è basata sul libro “Fuochi d’artificio” del prolifico scrittore e insegnante italiano Andrea Bouchard, incentrato su Marta, una ragazza snella con lunghi capelli biondi che la fanno sembrare tedesca che vive nelle Alpi piemontesi. È ambientato negli anni decisivi della seconda guerra mondiale dopo il 1943 durante i quali l’Italia vide la guerra civile con forze straniere sul suo territorio da angolazioni opposte: gli Alleati, guidati dagli Stati Uniti, nel centro e nel sud liberati, e i tedeschi e i fascisti al Nord. I due fratelli maggiori di Marta, Matteo e Davide, sono impegnati nella lotta al fascismo.
Marta e un gruppo di ragazzini formano un audace gruppo di nome Sandokan che inizia a creare guai ai nazisti e ai fascisti della valle. È un’avventura storica e anche una storia di formazione sull’amore e l’amicizia, raccontata dal punto di vista di Marta.
“Sono cresciuto con il cinema negli anni ’80”, ha detto Nicciarelli. diversi. “Pensa: ‘Stai con me’, ‘Idiots’, ‘ET’; con questi gruppi di bambini che corrono in bicicletta e salvano il mondo”.
ha aggiunto Nicciarelli, il cui primo film “Cosmonauta” raccontava le crescenti sofferenze dei giovani comunisti italiani durante la corsa allo spazio tra Unione Sovietica e Stati Uniti.
Il regista ha osservato che l’identità dell’Italia come paese è nata quando il paese è stato liberato dal fascismo per mano di persone che erano leader della resistenza, che hanno redatto la costituzione della Repubblica italiana. “Incredibilmente, a noi in Italia mancano film e serie TV che raccontano davvero la storia della resistenza in un modo accessibile a un pubblico più ampio”, ha detto. “Ho pensato che il libro fosse un’opportunità per raccontare questa storia in un modo ampiamente accessibile. E poiché è attraverso gli occhi dei bambini, è anche molto potente”.
Nicciarelli ha sottolineato che un aspetto chiave di “Fireworks” è che è per tutti i pubblici.
“È una serie che tutti possono guardare e in cui ogni fascia d’età può vedere cose diverse”, ha detto. “Ho una famiglia e so quanto può essere difficile trovare qualcosa che funzioni per ogni membro della famiglia”.
Ha notato che “Fireworks” è “un pezzo sulla Resistenza e sulla Seconda Guerra Mondiale che l’intera famiglia può guardare per capire e conoscere il nostro passato”.
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