Roma – Il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ha avviato le procedure per l’autorizzazione di un nuovo ponte energetico marino tra Italia e Tunisia.
Secondo un comunicato online diffuso da Terna, che sta sviluppando il progetto insieme alla Tunisia, “Il progetto riguarda la realizzazione di un cavo a corrente continua sotto il mare con una capacità produttiva di 600 megawatt, che si estende per oltre 200 chilometri e raggiunge una profondità massima di 800 metri.” Gestore della rete elettrica STEG.
Terna ha aggiunto che “al progetto sono stati destinati investimenti per circa 850 milioni di euro: tra questi, oltre 300 milioni di euro saranno finanziati dal Connecting Europe Facility (“CEF”), il fondo dell’Unione Europea istituito per sostenere progetti finalizzati a migliorare le infrastrutture, l’energia nell’Unione europea. Il lavoro contribuirà a integrare le reti elettriche ea migliorare la sicurezza dell’approvvigionamento energetico oltre ad aumentare la produzione di energia da fonti rinnovabili in Europa e in Africa ea diversificare le fonti.
Inoltre, una volta che la connessione sarà attiva e funzionante, contribuirà a ridurre le emissioni del cambiamento climatico.
Stefano Donnarumma, amministratore delegato di Terna, ha affermato che grazie a questo progetto l’Italia potrà affermarsi stabilmente come hub energetico nel Mediterraneo. “Si tratta di un progetto infrastrutturale strategico per l’Italia e per l’Europa, che contribuirà in modo significativo all’indipendenza energetica, alla sicurezza del sistema elettrico e allo sviluppo delle energie rinnovabili”. “Siamo molto lieti di ricevere un finanziamento dalla Commissione Europea – la prima volta che viene assegnato un contributo a un progetto intercontinentale – che ha riconosciuto il valore strategico del nostro progetto”, ha aggiunto Donnarumma.
“Il progetto prevede la realizzazione di un’interconnessione marittima di oltre 200 chilometri e che raggiungerà una profondità massima di 800 metri. In Italia, il collegamento sotterraneo a partire dall’approdo di Castelvetrano, in provincia di Trapani, seguirà la viabilità esistente per 18 chilometri , senza alcun impatto ambientale o paesaggistico, per raggiungere Partana, sempre a Trapani, dove verrà realizzata una nuova stazione di conversione elettrica in prossimità di quella esistente.
Nel comunicato si aggiunge che la nuova interconnessione tra Italia e Tunisia “consentirà al Paese, in virtù della sua posizione geografica strategica, di rafforzare il suo ruolo di hub elettrico in Europa e nel Mediterraneo, diventando un grande attore internazionale”.
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