È morta Marina Cicconia, la prima grande produttrice cinematografica italiana che ha diretto i film di Pier Paolo Pasolini, Franco Zeffirelli ed Elio Petri, incluso il premio Oscar “Investigazione su un cittadino sospetto”. Aveva 89 anni.
Ciconia è morta il 4 novembre nella sua casa di Roma dopo una lunga battaglia contro un tipo di cancro non meglio specificato, secondo l’agenzia di stampa italiana ANSA.
La Fondazione Biennale di Venezia l’ha elogiata come “la prima donna produttrice cinematografica d’Europa” e ha sottolineato che è sempre stata strettamente legata alla Mostra del Cinema di Venezia, fondata dal nonno Giuseppe Volpi di Misurata.
Nata a Roma il 29 maggio 1934 dal conte Cesare Cicogna Mozzoni e dalla contessa Annamaria Volpi di Misurata, Cicogna frequentò il liceo in Italia e si laureò al Sarah Lawrence College di New York, dove fece amicizia con la figlia di Jack Warner, Barbara Warner, e con i suoi genitori. . Stabilito un legame con Hollywood.
Nel 1966, all’età di 32 anni, Cicogna entrò nella mischia dell’industria cinematografica e prese le redini della società di distribuzione a conduzione familiare Euro International Films. Nel 1967, proiettò tre film alla Mostra del Cinema di Venezia, tra cui “Belle de Jour” di Luis Buñuel, che vinse il Leone d’Oro.
Incoraggiata dal successo al botteghino delle sue scelte cinematografiche, Cicogna si è avventurata nella produzione di “Le giovani tigri” di Antonio Leonviola, una commedia del 1968 su cinque adolescenti emergenti di Milano con Helmut Berger. Nello stesso anno produce “Teorema” di Pier Paolo Pasolini, con Terence Stamp nei panni di un misterioso sconosciuto che seduce uno dopo l’altro i membri di una ricca famiglia milanese. Teorima ha vinto il Premio Venezia come migliore attrice nel 1968 per Laura Petit. Seguirono Medea di Pasolini con Maria Callas (1969) e, nel 1970, il thriller psicologico di Petrie Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto con Gian Maria Volonte e Florinda Polkan, che vinse l’Oscar per il miglior film in lingua straniera (1970). Come si chiamava allora il premio).
Cicogna, che è apertamente bisessuale, ha avuto una relazione con Polkan per circa 20 anni negli anni ’70 e ’80.
Altri titoli importanti sponsorizzati da Cicogna includono “A Man to Accept”, con Kirk Douglas, diretto da Michele LeBeau; il film candidato all’Oscar del 1974 di Franco Zeffirelli “Diamo sole, sorella luna”; E “Lo Chiameremo Andrea” diretto da Vittorio De Sica, con Nino Manfredi e Mariangela Melato.
Dopo la metà degli anni ’70, Sekongna ha smesso di produrre film, ma è rimasto un viaggiatore, un fotografo e un membro di spicco della comunità cinematografica del paese, soprattutto negli ultimi anni.
Lo scorso maggio Cicogna è stato premiato con una statuetta alla carriera ai David Di Donatello in Italia, i premi cinematografici più importanti del Paese. Un documentario di Andrea Pettinetti che celebra la carriera di Cicogna dal titolo “Marina Cicogna – La vita e tutto il resto” sarà proiettato al Festival del Cinema di Roma nel 2021.
Cicogna lascia Benedetta Gardona, sua compagna da più di 30 anni.
“Nerd televisivo. Ninja di Twitter. Evangelista della birra. Difensore di Internet professionista.”
More Stories
Un club italo-americano che mescola il vecchio e il nuovo Heidi Knapp Rinella | divertimento
Andrea Iervolino parla del suo crescente impero dell’intrattenimento e dello sport
Il ristorante Balla Italian Soul apre finalmente le sue porte al Sahara Las Vegas | cibo