Venezia, Italia – Il ministro delle finanze Chrystia Freeland ha affermato che il Canada sta partecipando a uno sforzo “storico” per impedire alle multinazionali di acquistare aliquote fiscali più basse.
Freeland e altri ministri delle finanze del Gruppo dei 20, che rappresenta la maggior parte dell’economia globale, hanno approvato ufficialmente un piano per apportare importanti modifiche alle tasse globali in una riunione a Venezia, in Italia, sabato.
Il piano include un’imposta sulle società globale minima del 15% per dissuadere le grandi società dall’approfittare di un paradiso fiscale a basso prezzo.
Freeland afferma che l’aliquota minima globale dell’imposta sulle società è ora supportata da 132 paesi.
L’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico, con sede a Parigi, rivelerà maggiori dettagli chiave del piano proposto prima che i leader del G20 prendano una decisione definitiva durante la riunione del 30-31 ottobre a Roma.
Freeland afferma che l’accordo potrebbe “porre fine alla corsa al ribasso nella tassazione delle società in tutto il mondo e garantire che tutte le multinazionali paghino la loro giusta quota di tasse, indipendentemente da dove svolgano affari o abbiano sede”.
Freeland afferma inoltre che l’accordo aiuterà a spianare la strada alle imprese canadesi ponendo fine agli acquisti nella giurisdizione, garantendo che la forza lavoro e la rete di sicurezza sociale del paese siano competitive a livello globale.
Questo rapporto è stato pubblicato per la prima volta da The Canadian Press il 10 luglio 2021.
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Questa storia è stata prodotta con l’assistenza finanziaria di Facebook e della Canadian Press News Fellowship.
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