L’anno scorso, due distinti organi di governo hanno presentato una domanda all’UNESCO cercando di aggiungere l’espresso alla sua lista di siti esclusivi del patrimonio culturale; La Confederazione per la Tutela del Caffè Espresso Tradizionale Italiano e la Regione Campania, in particolare, vogliono che l’espresso sia riconosciuto come parte della cultura napoletana. Cibo & Vino). Di conseguenza, entrambe le richieste sono state respinte e l’UNESCO ha insistito per lavorare insieme su un’unica richiesta quest’anno.
Le due agenzie hanno infatti iniziato a collaborare e la domanda è già stata inviata al Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali per l’approvazione. Lo ha spiegato il sottosegretario Gian Marco Sentino Cielo tg24 “In Italia il caffè è più di una semplice bevanda: è un vero e proprio rito formale, parte integrante della nostra identità nazionale, ed espressione della nostra comunità che ci distingue dal resto del mondo”. Si augura che la nuova domanda venga approvata dalla Commissione nazionale italiana per l’UNESCO, che è il passo successivo, dopodiché sarà inviata alla sede dell’UNESCO a Parigi entro il 31 marzo per il sigillo finale di approvazione. Se tutto va bene, l’espresso potrà finalmente essere riconosciuto ufficialmente come parte del patrimonio culturale italiano.
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