Gli investimenti nella produzione di contenuti originali continuano a crescere in Italia con risorse in tutti i generi che raggiungono un totale di 1,8 miliardi di euro (1,9 miliardi di dollari) grazie ai crescenti investimenti delle emittenti statunitensi. Ma la televisione lineare resta il principale motore dell’industria italiana.
E’ quanto emerge dal rapporto annuale sulle produzioni locali presentato venerdì dall’Associazione produttori televisivi italiani APA al mercato MIA di Roma.
Gli 1,9 miliardi di dollari immessi nella produzione italiana di tutti i tipi nel 2022 rappresentano solo un leggero aumento rispetto al 2021, un periodo in cui i prodotti autoctoni locali sono stati stimolati da un’impennata di crescita del 55% dopo la pandemia, secondo i dati del rapporto APA.
Le produzioni cinematografiche e televisive rappresentano attualmente il 55% di questi investimenti, con un aumento delle risorse destinate a documentari e produzioni di animazione destinate in gran parte allo streaming.
“L’investimento sempre crescente da parte dei broadcaster equivale attualmente a quasi un terzo del mercato televisivo totale”, ha affermato la presidente dell’APA Chiara Spargia. Ma ha osservato: “Anche se lo vedremo a partire dal 2018, gli operatori globali lo vedranno”. [mostly streamers] Gli investimenti sono aumentati e la televisione lineare rimane il principale attore del mercato nel nostro Paese.
Spargia ha inoltre osservato che l’APA cerca di “evitare il rischio di polarizzazione in Parlamento [Italian] Mercato con lo scenario che vedrebbe [high-end] Produzioni globali di banner vs [only] “Le produzioni locali provengono da attori locali”, ha detto.
Eleonora Andreatta, Vice Presidente degli Originali Italiani di Netflix, presente al panel, ha sottolineato che l’Italia è una regione importante per Netflix. “Da quando abbiamo aperto un ufficio italiano un anno e mezzo fa con la partecipazione del management italiano, abbiamo svolto un lavoro sistematico per costruire un elenco per il futuro”, ha affermato. I prossimi prodotti originali Netflix in Italia includono “Il Gattopardo”, una serie di sei episodi basata sul classico romanzo ambientato in Sicilia di Giuseppe Tomasi di Lampedusa che rappresenta l’originale italiano piĂą ambizioso del colosso dello streaming fino ad oggi con un budget di oltre 40 milioni di dollari. milioni).
Antonella d’Errico, vicepresidente esecutivo contenuti di Sky Italia, ha citato un recente rapporto della Bocconi Business School di Milano, secondo cui la piattaforma di pay-tv di proprietĂ di Comcast ha investito negli ultimi 10 anni piĂą di 11 miliardi di euro in italiano. contenuto, attraverso entrambe le produzioni. E acquisizione. Per quanto riguarda gli originali Sky Italia di fascia alta, ha citato la prossima sontuosa serie drammatica “M”, sull’ascesa al potere di Benito Mussolini, diretta da Joe Wright, che “dovrebbe fare il giro del mondo”, ha detto.
Un anno dopo il lancio di Paramount+ in Italia, i suoi originali italiani sono “tra i migliori in termini di visibilitĂ , a dimostrazione che non siamo solo americani”, ha affermato Antonella Dominici, vicepresidente senior dello streaming per l’EMEA meridionale presso Paramount. Contenuto.” Dominici ha citato la prossima serie originale italiana della Paramount+ “Miss Fallaci”, sul viaggio della famosa giornalista italiana Oriana Fallaci negli Stati Uniti nel 1958, e i suoi primi anni a Hollywood, come uno spettacolo che “ci permetterĂ di esportare una storia su una personaggio italiano molto noto.” Lo scrittore.”
Il direttore generale della Rai, Giampaolo Rossi, ha sottolineato che l’emittente statale resta “centrale per l’industria audiovisiva italiana perchĂ© è un servizio pubblico e la sua funzione è quella di pilastro e motore”. Ma Rossi ha espresso rammarico anche per i tagli al budget della Rai. Il piĂą grande spettacolo della RAI quest’anno è il dramma storico da 17 milioni di euro (18,6 milioni di dollari) “La Storia”, basato sul romanzo best-seller internazionale della defunta grande autrice Elsa Morante, ambientato durante gli ultimi anni della Seconda Guerra Mondiale e le sue immediate conseguenze. in Italia. Le vendite internazionali sono gestite dalla societĂ tedesca Beta.
Il vice ministro italiano della Cultura, Lucia Bergonzoni, ha osservato che “la produzione italiana sta facendo progressi crescenti a livello internazionale” e ha sottolineato il sostegno e l’impegno del governo per contribuire a rilanciare le esportazioni.
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