Un contributo significativo alla crescita annuale dell’indice All-Commodity è stato il lento calo dei prezzi dei prodotti energetici. Secondo S&P Global il tasso di sconto per i prodotti energetici non regolamentati è sceso da meno 17,2% a meno 10,3%, mentre i prezzi dei prodotti energetici regolamentati sono saliti da meno 18,4% a meno 13,8%.
L'inflazione core italiana, che esclude voci volatili come energia e alimenti non trasformati, è aumentata leggermente al 2,4% dal 2,3% del mese precedente. Nel frattempo, l’inflazione al netto dell’energia è scesa dal 2,6% al 2,5%, riflettendo un panorama inflazionistico più sfumato.
Nel marzo 2024, l’indice dei prezzi al consumo italiano ha registrato un aumento dello 0,1% mensile e dell’1,3% annuo, con una notevole crescita dell’1,8% per abbigliamento e calzature. Un lento calo dei prezzi dell’energia ha pesato sulla crescita annuale, con l’inflazione core che ha raggiunto il 2,4%. L’IPCA è aumentato dell’1,2% su base mensile e dell’1,3% su base annua.
Il settore dei beni è sceso del meno 0,1% su base annua, mostrando segnali di stabilizzazione dopo il calo del -0,9% di febbraio.
Inoltre, l’indice dei prezzi al consumo italiano (IPCA) è aumentato dell’1,2% su base mensile e dell’1,3% su base annua, guidato principalmente dalla fine dei saldi invernali nel settore dell’abbigliamento e delle calzature. NIC.
Ufficio notizie Fiber2Fashion (DP)
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