Aprile 19, 2024

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Gruppi di soccorso attraccano in Italia 2 navi di soccorso con 500 migranti

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ROMA – Due gruppi umanitari europei hanno attraccato domenica le loro navi di soccorso nei porti italiani e circa 500 profughi sono sbarcati, anche se il governo ha insistito sul fatto di non fare marcia indietro sulla sua linea dura contro il traffico di migranti dal Nord Africa.

La Geo Berents, operata dal gruppo umanitario francese Medici Senza Frontiere, è stata rimorchiata al porto di Salerno, vicino a Napoli, e ha fatto sbarcare 248 persone soccorse nel Mediterraneo nei giorni scorsi.

“Sono felici, rilassati e soddisfatti, e anche noi”, ha detto il capo missione Juan Matthias Gil dal porto di Salerno.

A nord dell’Adriatico, l’Umanitario, gestito dal gruppo umanitario tedesco SOS Humanitarian, è arrivato al porto di Bari con 1.261 persone e tutti sono sbarcati domenica pomeriggio. SOS Humanity ha dichiarato in una dichiarazione di aver sopportato un viaggio difficile che includeva onde di tre metri (12 piedi) e che la richiesta del gruppo per un porto più vicino era rimasta inascoltata.

Gli sbarchi hanno seguito l’arrivo di Luis Michel a Lampedusa, in Sicilia, venerdì. Trentatré persone sono sbarcate dalla nave, finanziata e decorata dallo street artist Banksy.

Il nuovo governo del premier Georgia Meloni, i cui alleati si sono battuti su una linea dura contro gli immigrati, ha cercato di prendere una linea dura contro i gruppi umanitari che salvano i migranti nel Mediterraneo.

Il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi inizialmente ha cercato di imporre una politica che consenta lo sbarco nei porti italiani solo ai migranti “vulnerabili” e ha insistito affinché gli Stati di bandiera delle navi di soccorso si facciano carico del resto. Quella politica ha portato a una lite diplomatica con la Francia il mese scorso. Parigi ha sospeso la partecipazione al sistema di reinsediamento dei rifugiati.

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In una dichiarazione di questo fine settimana, i funzionari del ministero dell’Interno italiano hanno sottolineato che il governo non si sta tirando indietro, ma sta facendo il proprio dovere per salvare vite umane di fronte alle condizioni meteorologiche avverse in mare.

“Salvare vite guiderà sempre le decisioni del governo, anche nelle azioni provocatorie e pericolose delle ONG”, afferma il rapporto.

Il governo accusa i gruppi umanitari di favorire l’immigrazione clandestina di trafficanti di esseri umani che fanno pagare centinaia di euro ciascuno per compiere la pericolosa traversata del Mediterraneo dalla Libia. I gruppi umanitari negano che le loro operazioni di soccorso incoraggiano lo sfollamento e affermano che sono necessarie per salvare vite umane.

Gruppi di aiuto ed esperti legali hanno sostenuto che la politica di Piandosi viola il diritto internazionale e le convenzioni marittime, che richiedono che le persone soccorse in mare siano portate in un porto sicuro il prima possibile.