Maggio 10, 2024

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Perché l’Italia ha adottato nuove restrizioni all’esportazione di prodotti a duplice uso

Perché l’Italia ha adottato nuove restrizioni all’esportazione di prodotti a duplice uso

Ora è richiesto un permesso per determinati trasferimenti del settore dell’aviazione verso Armenia, Iran, Kazakistan e Kirghizistan. L’obiettivo è contrastare i tentativi di eludere le sanzioni imposte a Russia e Bielorussia per la guerra in Ucraina

Roma sostiene i controlli sulle esportazioni aeree. Chi nel settore aerospaziale intende esportare pistoni o motori a combustione interna e componenti – o fornire servizi di intermediazione e assistenza tecnica – dall’Italia verso Armenia, Iran, Kazakistan e Kirghizistan si trova ora di fronte a nuovi ostacoli in quanto dovrà ottenere il permesso dal Ministero degli Affari Esteri.

  • La Farnesina ha stabilito la norma con un decreto del 10 luglio, pubblicato una settimana dopo in Gazzetta Ufficiale e resterà in vigore per tre anni.

È associato alla città di Kiev. La base mira a contrastare i rischi di elusione delle sanzioni imposte dall’Italia (insieme a Unione Europea e paesi occidentali) a Russia e Bielorussia per la loro guerra di aggressione contro l’Ucraina. Armenia, Kazakistan e Kirghizistan sono interessati da questa misura perché sono membri, insieme a Russia e Bielorussia, dell’Unione economica eurasiatica.

  • D’altra parte, l’Iran ha fornito alla Russia droni e armi che sono stati usati nella guerra. Ecco perché il Consiglio dell’Unione Europea, giovedì, ha stabilito un nuovo quadro per le restrizioni all’Iran, vietando l’esportazione di componenti utilizzati nella costruzione e produzione di droni.

Il nocciolo duro. Rientrano tra i contenuti oggetto della nuova procedura i motori rotativi ad accensione comandata (motori a combustione interna) utilizzabili nel settore aerospaziale (aerei, velivoli senza pilota, elicotteri, velivoli ibridi e modelli radiocomandati), nonché le parti riconoscibili come destinate a detti motori.

  • Se gli operatori tentano di esportare questi prodotti, intermediazioni e assistenza tecnica, gli esportatori dovranno sottoporsi a una valutazione tecnica. Solo cancellando questo passaggio possono fare domanda in anticipo all’Unità di autorizzazione dei materiali per armamenti (UAMA) del Dipartimento di Stato.
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