Reuters | 10 marzo 2023 08:53
MILANO (Reuters) – Azioni delle principali banche italiane UniCredit (LON: 0RLS) e Intesa SanPaolo (BIT:ISP) è sceso bruscamente venerdì dopo una svendita nelle banche statunitensi e asiatiche provocata dalle preoccupazioni che gli istituti di credito potrebbero subire perdite nei loro portafogli di titoli di stato.
L’aumento dei tassi di interesse ha minato il valore di quei portafogli, con le banche italiane considerate particolarmente esposte a causa dei premi di rischio richiesti dagli investitori per detenere carta italiana piuttosto che titoli di stato tedeschi con rating più elevato.
Le banche hanno limitato i danni alle loro riserve patrimoniali classificando porzioni sempre più ampie dei loro portafogli obbligazionari tra le attività detenute fino a scadenza, il che evita loro di doverle valutare ai prezzi correnti di mercato.
Tuttavia, il supervisore capo della BCE Andrea Enrea ha avvertito lo scorso novembre che “questa configurazione contabile dà un falso senso di sicurezza contro gli shock e la volatilità, poiché le variazioni effettive del fair value non si riflettono negli utili delle banche e nei dati sul capitale regolamentare”.
Alle 08:20 GMT, le azioni UniCredit avevano perso il 4,5% e Intesa (LON:0HBC) circa il 4%.
La svendita è stata innescata durante la notte da un aumento di capitale presso SVB Financial Group, una piccola banca della Silicon Valley che è stata costretta a vendere obbligazioni in perdita per rimborsare i depositanti.
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scritto da: Reuters
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