LONDRA/ROMA (Reuters) – La russa Lukoil ha dichiarato lunedì di aver accettato di vendere la sua raffineria italiana ISAB alla società di private equity cipriota GOI Energy con il sostegno del commerciante globale di materie prime Trafigura, che gestirà le forniture di petrolio.
GOI Energy è gestita da Michael Bobrov, amministratore delegato di Israeli Green Oil, che detiene una partecipazione significativa nel più grande raffinatore israeliano Bazan Group.
L’accordo segna un’ulteriore espansione delle operazioni di raffinazione da parte di Trafigura, con sede a Ginevra, e la prima grande vendita all’estero da parte di Lukoil delle sue attività dopo che le sanzioni occidentali sono state imposte alla Russia per la sua invasione dell’Ucraina.
Lo stabilimento ISAB in Sicilia lavora un quinto del greggio italiano e impiega direttamente circa 1.000 persone in una regione economicamente depressa dell’estremo sud del Paese.
Le società hanno dichiarato in una dichiarazione che l’accordo dovrebbe concludersi a marzo di quest’anno. Le società non hanno fornito valore per l’affare. Le precedenti discussioni sui prezzi con altri offerenti erano di poco meno di 1,5 miliardi di euro ($ 1,61 miliardi).
L’accordo per la cessione dell’impianto necessita del via libera del governo italiano, che con la cosiddetta Golden Energy Regulations si riserva di vietare o porre condizioni ad operazioni che coinvolgano società ritenute di rilevanza strategica.
($ 1 = 0,9306 euro)
(Segnalazione di Julia Payne a Londra, Giuseppe Fonte a Roma e Vladimir Soldatkin a Mosca.) Montaggio di David Evans
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