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L’Italia sta valutando la possibilità di “ristrutturare” il proprio piano strategico nazionale per attuare il programma di sovvenzioni agricole dell’UE a sostegno della produzione agricola strategica in risposta alle conseguenze economiche della guerra in Ucraina.
A fine marzo la Commissione europea ha inviato la sua lettera di vigilanza sul piano strategico nazionale italiano, in particolare per la distribuzione dei sussidi a Roma – considerata sbilanciata a favore degli allevamenti padani – e mancanza di ambizione in termini ambientali. Sicurezza.
Attraverso questi piani, le nazioni dell’UE hanno stabilito come vogliono raggiungere i nove obiettivi a livello di UE della PAC riformata. Il Ministero dell’Agricoltura italiano prevede di inviare una versione aggiornata del suo piano entro la fine di luglio.
Tuttavia, ancor prima della valutazione iniziale di Bruxelles, il ministro dell’Agricoltura Stefano Pattuvanelli considerava la riforma della PAC il “punto di equilibrio ideale” e diceva che era “necessario pensare al rinvio dell’entrata in vigore della nuova PAC, forse entro il 2023. Un altro cambio di anno per far fronte all’emergenza in corso”. Legato all’invasione russa dell’Ucraina.
Quando fu proposta per la prima volta da Pattuvanelli a marzo, l’idea di un’entrata in pratica flessibile della riforma della PAC ha sollevato qualche perplessità tra gli altri ministri dell’agricoltura del campo.
Ha poi chiarito che apportare modifiche ai piani per il 2023 solo per tutelare gli obiettivi del Green Agreement sull’agricoltura includeva la richiesta dell’Italia.
Secondo Padovanelli, fornire una maggiore flessibilità nel 2023, come accaduto durante l’epidemia nel 2021-22, può prevenire la necessità di cambiamenti strutturali nei piani strategici nazionali che si applicano all’intero periodo di programmazione della PAC fino al 2027.
Nessuna modifica alla configurazione
“Personalmente sono convinto che non dovremmo rifuggire dagli obiettivi sfidanti della nuova PAC, quindi invece di pensare a un cambiamento strutturale nei piani strategici, dovremmo prendere in considerazione la sospensione dell’attuazione dei nuovi regolamenti”. ha detto Pudunelli.
Secondo lui, ci sono due linee guida del governo per superare la crisi, ovvero “Continuare gli interventi di emergenza per sostenere il flusso di cassa e ridurre i costi aziendali” e “Accelerare l’attuazione del Piano Nazionale di Rilancio (PNR), garantire la diversificazione energetica e rafforzare l’efficienza delle aziende e delle filiere”.
Il ministero dell’Agricoltura ha stanziato 60 milioni di euro per riconsiderare i prestiti delle aziende agricole e per sostenere quelle più colpite dagli effetti della guerra e ha introdotto un prestito fiscale per l’acquisto di carburante.
Per quanto riguarda l’accelerazione del PNR, Pattuvanelli l’ha definita “elemento centrale della diversificazione energetica”. Il 25 marzo il ministro ha firmato la legge di governo relativa ai parchi solari nelle fattorie.
Il progetto stanzia 1,5 miliardi a sostegno dell’installazione di pannelli fotovoltaici sui tetti degli edifici agricoli, che consentiranno alle aziende agricole italiane di ridurre il costo della bolletta e diventare sempre più autosufficienti nel settore energetico.
“L’obiettivo da raggiungere è installare pannelli per una potenza complessiva di 375.000 kW, contribuendo così a supportare il processo di diversificazione energetica, oggi più che mai necessario per l’intero sistema produttivo nazionale”, ha aggiunto Pattuvanelli.
Richieste degli agricoltori
Le conseguenze del conflitto in Ucraina hanno spinto gli agricoltori italiani a chiedere al governo di modificare il programma nazionale della PAC.
L’8 marzo, l’Agrinsim, un’associazione di diverse organizzazioni di agricoltori, Disse “Viene urgente la necessità di riconsiderare alcune delle scelte europee nella tutela della produttività nazionale, soprattutto nel settore agricolo e nel settore energetico”.
Coordinatore dell’Associazione Massimiliano Gianzanti, Spiegato “Guardando al panorama sociale, riteniamo che l’adozione della nuova Pac debba essere momentaneamente sospesa, così come l’obbligo del verde;
Ettore Brendini è il presidente di Goldiretti, la più grande organizzazione di agricoltori italiani. Disse “Attraverso gli interventi straordinari della Commissione Ue, in Italia si potrebbero bonificare 200mila ettari di terreno, e circa 15 milioni di quintali di mais potrebbero essere utilizzati per l’agricoltura, grano per la pasta e grano tenero per il pane. Ridurre la dipendenza dagli stranieri”.
Anche Brandini Metti davanti Proposte per il riconoscimento della tecnologia di editing genetico, riduzione dell’IVA sugli alimenti e riconsiderazione del debito dell’imprenditore con garanzia pubblica.
[Edited by Gerardo Fortuna/Alice Taylor/Benjamin Fox]
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