ROMA, 12 aprile – È salito a sei ieri il bilancio delle vittime dell'esplosione in una centrale idroelettrica in Italia, dopo che i soccorritori hanno recuperato altri tre corpi e un operaio era ancora disperso, hanno detto i vigili del fuoco.
I servizi di emergenza si trovano quasi una dozzina di piani sotto il livello dell'acqua dopo l'esplosione di martedì avvenuta presso l'impianto Parki di Enel Green Power (EGP) sul Lago di Suviana vicino a Bologna.
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Circa 100 vigili del fuoco, tra cui 12 sommozzatori, sono rimasti sul posto giovedì, ha detto all'AFP il portavoce dei vigili del fuoco Luca Cari.
Giovedì, ha confermato, sono stati ritrovati due cadaveri, mentre secondo l'agenzia Ansa ne è stato recuperato un terzo.
Mercoledì il prefetto di Bologna Attilio Visconti ha detto che una turbina è esplosa all'ottavo piano sott'acqua, ferendo cinque persone.
Le cause non sono chiare, anche se Visconti ha confermato che il nono piano era allagato a causa di un tubo di raffreddamento di una turbina che portava diversi metri d'acqua.
L’incidente ha sollevato nuovi interrogativi sugli infortuni sul lavoro in Italia. Cinque persone sono morte nel crollo di un edificio in un cantiere edile a Firenze lo scorso febbraio e cinque addetti alla manutenzione sono rimasti uccisi da un treno lo scorso agosto.
EGP, la divisione rinnovabile del colosso energetico Enel, ha promesso la sua piena collaborazione con le autorità per stabilire la causa del “grave incidente”.
Mercoledì l’agenzia ha annunciato un fondo di due milioni di euro per le necessità di emergenza delle vittime e delle loro famiglie.
In precedenza si era affermato che al momento dell'esplosione erano in corso “lavori efficaci” eseguiti da tre subappaltatori.
“Non c'è nessun problema di sicurezza, si tratta di un intervento previsto a partire da settembre 2022”, ha detto ai media italiani il presidente dell'EGP Salvatore Bernabé.
Ha detto che si trattava di “un normale aggiornamento tecnico effettuato nelle centrali elettriche”.
Sul caso indaga la Procura di Bologna.
Entro la fine del 2021 l’Italia avrà 4.646 impianti idroelettrici, principalmente nel nord del Paese, che rappresenteranno oltre il 14% del consumo elettrico nazionale. -AFP
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