ROMA, 15 dic (Reuters) – Il governo italiano vuole far entrare Telecom Italia. (TLIT.MI) L’unità di cavi sottomarini (DIM) brilla nelle mani dello Stato, hanno detto a Reuters tre fonti vicine alla questione, mentre cerca di tracciare una nuova direzione per l’ex monopolio pieno di debiti.
Il piano è emerso dopo che giovedì il governo ha aperto i colloqui con il principale investitore di TIM, Vivendi (VV.PA) e identificare le “migliori opzioni negoziabili” per il gruppo telefonico Casa Depositi e Prestitida (CDP) dell’istituto di credito statale.
TIM si è anche assicurata un nuovo membro chiave del consiglio nella persona di Massimo Sarmi, capo della lobby nazionale delle telecomunicazioni, hanno detto altre due fonti.
Inizialmente patrocinata da Vivendi, la nomina di Sarmi è stata approvata dal ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, al quale Sarmi è considerato vicino, hanno detto persone vicine alla vicenda.
L’arrivo di Sarmi potrebbe mettere sotto pressione l’amministratore delegato di TIM Pietro Labriola, i cui piani di ristrutturazione del gruppo erano incentrati su un accordo per vendere la sua rete di rete a CDP per creare un unico campione di rete con la sua piccola unità a banda larga Open Fiber.
Complicato da questioni di valutazione e normative, l’accordo è stato sospeso dal governo.
Sarmi, 74 anni, ben collegato ai circoli dominanti di centrodestra, è stato critico nei confronti del piano di rete unica e ha chiesto al governo di affrontare prima i problemi fondamentali di TIM.
L’amministrazione del premier Giorgia Meloni sta cercando di assicurarsi il controllo della fase di rete fissa di TIM, un asset considerato strategicamente importante, rendendola un player solo all’ingrosso che accelererà il roll-out della banda larga e velocizzerà gli italiani.
LA RETE SOTTOMARINA DI SPARKLE
Secondo le fonti, il nuovo governo vuole uno spin-off di Sparkle, considerata la delicatezza dei dati che trasporta, per mettere l’unità nelle mani dello Stato.
TIM ha rifiutato di commentare.
Sparkle è un operatore internazionale di telecomunicazioni all’ingrosso che gestisce oltre 500.000 chilometri di cavi in fibra. La sua rete sottomarina trasmetteva informazioni tra l’Europa, il Mediterraneo e le Americhe.
Fonti del settore citano una valutazione di quasi 1 miliardo di euro ($ 1,06 miliardi) per unità.
Labriola è stata sotto pressione per rivedere la sua strategia, citando l’interesse degli investitori per le attività dell’ex monopolio telefonico.
Ha incontrato i rappresentanti dei partner infrastrutturali globali per discutere i potenziali investimenti nella rete fissa da parte del Fondo per le infrastrutture.
Il fondo statunitense KKR, che già detiene una partecipazione nella rete dell’ultimo miglio di TIM e aveva rifiutato quest’anno un’offerta per acquisire l’intera TIM, ha recentemente rinnovato il suo interesse a rafforzare la presa sulla rete fissa di TIM.
Qualsiasi operazione che coinvolga investitori nazionali ed esteri e asset di TIM è soggetta al vaglio del governo ai sensi del regolamento “Golden Power”, che dà a Roma la possibilità di bloccare l’operazione o imporre sanzioni più severe.
Ci saranno almeno altri tre incontri sostenuti dal governo con le parti interessate di TIM, hanno detto le fonti, con un incontro previsto per il 20 dicembre.
($ 1 = 0,9394 euro)
Montaggio di Federico Maccioni e Keith Weir
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