Aprile 19, 2024

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L’Italia punta a rilanciare il piano crediti inesigibili, sciogliere i dubbi contabili dell’Ue – Fonti

Di Giuseppe Fonte, Valentina Za e Gavin Jones

Roma (Reuters) – L’Italia vuole estendere un regime di garanzia statale per aiutarla BancaEmettere prestiti oltre la scadenza di metà 2022 e prevede di avviare negoziati con la Commissione europea per ottenere la sua approvazione, secondo tre fonti vicine alla questione.

Allo stesso tempo, Roma sta negoziando con Eurostat per prevenire un possibile cambiamento nelle sue regole contabili, garantendo così il già crescente debito pubblico dell’Italia, aggiungono le fonti.

Eurostat ha rifiutato di commentare.

Riducendo al minimo le perdite BancaIl sistema di garanzia “GACS” introdotto da Roma nel 2016 si è rivelato un enorme successo, spingendo la Grecia a copiare nell’ambito del suo schema Hercules.

Nell’ambito del regime GACS, BancaIn caso di vendita di sofferenze riconfezionate in titoli, è possibile acquistare la garanzia al prezzo di mercato dal Tesoro italiano a supporto dei titoli a basso rischio. Questo riduce il rischio e aiuta gli acquirenti BancaOttieni buoni prezzi.

L’esperta di crediti inesigibili Banca IFIS prevede a settembre che le transazioni garantite dal GACS libereranno i finanziatori italiani 94 miliardi di euro (106 miliardi di dollari) entro la fine del 2021, rappresentando oltre un terzo di tutti i prestiti deboli che sono stati congelati. 2016 Primo Dipartimento.

Il piano scade il 14 giugno 2022, secondo i termini concordati con i funzionari della concorrenza dell’UE, ma fonti hanno affermato che il Tesoro italiano vuole tenere colloqui con Bruxelles all’inizio del prossimo anno per rinnovarlo.

Qualcuno ha detto che la Roma cercherà una proroga di “anni”. Questo lo aiuterà BancaIn risposta allo scoppio dell’epidemia di Kovit-19, le misure di soccorso di emergenza hanno fornito un po’ più di sollievo.

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Complicato

A complicare le cose, tuttavia, l’Italia subisce pressioni da parte di Eurostat per calcolare le garanzie GACS come debito pubblico.

Proporzionalmente il più alto della zona euro dopo la Grecia, il debito dell’Italia è stato un record del dopoguerra del 155,6% del PIL entro la fine del 2020. Roma prevede il 153,5% quest’anno.

Eurostat si è rivolto sia all’Italia che alla Grecia per discutere di un possibile cambiamento contabile, ma si ritiene che i funzionari italiani siano vicini all’abbandono dell’idea, affermano le fonti.

In una riunione all’inizio della scorsa settimana, Roma ha spiegato ai funzionari di Eurostat perché il piano GACS era diverso dal piano greco, hanno affermato due fonti.

Alla fine del 2020, secondo gli ultimi dati diffusi dal Tesoro italiano ad aprile, il debito garantito da GACS degli investitori era di 4 10,4 miliardi.

L’epidemia ha rallentato il recupero dei crediti inesigibili, aumentando il rischio che le operazioni di sostegno del GACS possano risultare inferiori alle previsioni iniziali, eliminando le garanzie statali.

Scope stima che la scorsa settimana il peggior recupero crediti in Italia a ottobre sia stato inferiore di quasi un terzo rispetto a prima della malattia di Covid.

(1$ = 0,8874 euro)

(Montaggio: Alexander Smith)