EFE ha citato AcerPress dicendo che uno studio per identificare rapidamente le capacità dei cani addestrati con l’aiuto di individui olfattivi, sintomatici e asintomatici con COVID-19 è iniziato lunedì in Italia.
Il programma si svolge su un programma “drive-in” organizzato nel campus di un ospedale universitario di Roma, e più di 1.000 campioni saranno selezionati per lo studio.
La prima fase dura 6-8 settimane, durante le quali i cani vengono addestrati a rilevare il virus SARS-CoV-2 mutilando le tecniche utilizzate nell’addestramento per rilevare gli esplosivi.
Nella seconda fase, che dura 4-6 settimane, il campione verrà testato su volontari. Fino a sei cani in questo test potrebbero strappare campioni di sudore del paziente senza entrare in contatto con il materiale biologico.
I campioni di sudore vengono raccolti con un panno e quindi inseriti in un contenitore anonimo con il numero di identificazione del paziente. COVID-19 Case Dogs dovrebbe essere attivo per circa dieci secondi quando annusano.
Massimo Sikosi, epidemiologo presso il campus bio-medico dell’Università di Roma e promotore del programma, ne ha sottolineato l’importanza: “Vale la pena riflettere sull’utilità di questi cani in occasione di grandi eventi, concerti e partite di calcio, evitando così costi e tempi di -test che consumano. “
I cani sono già utilizzati in medicina, ad esempio per rilevare infezioni virali o batteriche, con una percentuale di successo dal 77% al 92,6%.
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