sabato, Ottobre 5, 2024

La polizia italiana ha fatto irruzione nella casa di un ex funzionario della sicurezza in un’indagine sulla corruzione

ROMA – I magistrati in Italia stanno interrogando gli ex funzionari di Leonardo e Fincandieri nell’ambito di un’indagine per accuse di corruzione.

La polizia ha rimosso i file informatici dalle case dell’ex amministratore delegato di Leonardo Alessandro Profumo e dell’ex primo ministro italiano Massimo D’Alema, e sta indagando sull’ex dirigente di Fincantieri Giuseppe Giordo.

Gianluca Luongo, l’avvocato di D’Alema, ha dichiarato a Difesa News di essere stato accusato di aver pagato tangenti mentre cercava di ottenere tangenti in cambio.

“Neghiamo ogni illecito e il coinvolgimento del mio cliente nei negoziati è stato completamente trasparente”, ha affermato.

I media italiani, che hanno ottenuto copie trapelate dei documenti dell’inchiesta, si sarebbero concentrati sulle trattative dei magistrati di Napoli, nel sud Italia, per vendere i jet M-346 costruiti dalla Leonardo, controllata dallo Stato, oltre a corvette e piccoli sottomarini realizzati da cantiere navale statale Fincantieri.

L’affare vale quattro miliardi di euro, con sospette tangenti e tangenti per un valore di 80 milioni di euro, secondo i rapporti.

Profumo ha gestito Leonardo dal 2017 fino al mese scorso, mentre Giordo è stato nominato capo delle operazioni di flotta di Fincandieri nel 2019, quando la divisione aviazione di Leonardo si chiamava Finmeccanica.

Ha anche gestito la societĂ  ceca Aero Vodochody prima di entrare in Fincantieri. Il suo avvocato ha detto al quotidiano finanziario italiano Il Sole 24 Ore che Giardo ha negato qualsiasi addebito.

D’Alema, che è stato primo ministro italiano dal 1998 al 2000 e ministro degli esteri dal 2006 al 2008, ha detto di essere stato coinvolto in trattative per la vendita di aerei e navi alla Colombia.

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“Ma ha contattato entrambe le parti”, ha detto il suo avvocato, Luongo.

La polizia sta ora esaminando le e-mail, i messaggi WhatsApp e i file del computer di D’Alema.

“Non so chi ci sia dietro questa indagine, ma è molto strana e sembra essere una trappola fin dall’inizio”, ha detto.

I media italiani hanno riferito che i giudici italiani stanno indagando anche sull’ex ministro degli Esteri colombiano Marta Lucia Ramirez e su altri funzionari.

Lucia Ramirez ha twittato di non essere “coinvolta nell’acquisto di attrezzature militari”.

Leonardo è stata scossa nel 2013 da un’indagine legale dei magistrati di Napoli sulla presunta corruzione di 560 milioni di euro (600 milioni di dollari) all’India per la vendita di 12 elicotteri AW101.

Il capo dell’azienda italiana è stato arrestato mentre il caso si svolgeva attraverso il complesso sistema giudiziario italiano prima che la Corte Suprema del paese concedesse l’assoluzione nel caso nel 2019.

A quel tempo l’accordo sugli elicotteri è stato annullato e l’India ha imposto un divieto di acquistare attrezzature per la difesa dall’Italia, che è stato revocato solo alla fine del 2021.

Tom Kington è il corrispondente dall’Italia di Defence News.

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