Aprile 25, 2024

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La lotta dell’Italia per il “riscaldamento irreversibile” del carburante – EURACTIV.com

La lotta dell’Italia per il “riscaldamento irreversibile” del carburante – EURACTIV.com

I nuovi impianti di importazione di GNL pianificati nell’UE – in particolare in Germania, Italia, Grecia e Paesi Bassi – saranno in grado di fornire un quarto di gas in più all’UE che mai, con l’Italia che aumenta le importazioni e la produzione di gas e si discosta dagli obiettivi climatici, un rapporto trovato da Climate Action Monitor (CAT).

Il AnalisiRilasciato mercoledì (8 giugno), illustra le cose da fare e da non fare della crisi energetica, secondo il CAT, un’analisi scientifica indipendente che monitora i progressi per mantenere le temperature al di sotto dei 2 gradi Celsius.

“Le risposte del governo spesso affrontano le esigenze di approvvigionamento energetico a breve termine e compromettono le loro strategie di mitigazione del clima a lungo termine”, avverte il rapporto. Combinato con l’accelerazione globale verso il gas, “blocca il mondo in un riscaldamento irreversibile”.

Nel tentativo di alleviare l’approvvigionamento energetico a breve termine del governo italiano, il rapporto afferma che il governo sta “espandendo le infrastrutture di importazione di gas fossile” e aumentando la “produzione interna di combustibili fossili”.

Tuttavia, il governo sta aprendo la strada a strategie a lungo termine nel programma di ripresa e recessione.

Tra questi il ​​progetto “Hydrogen Valley”, che è uno dei progetti di punta del Memorandum of Understanding firmato a Palazzo Chiki mercoledì (8 giugno). Mira a costruire siti di produzione di idrogeno verde in aree industriali inutilizzate in Piemonte, Friuli-Venezia Giulia, Umbria, Basilicotta e Puglia.

Il ministro per il cambiamento ambientale Roberto Cingolani ha annunciato che il piano mette l’Italia “in linea con i migliori Paesi dell’Ue nel campo strategico per il futuro”. I distretti sono tenuti a “produrre meno di tre tonnellate di anidride carbonica per tonnellata di gas” e “raggiungere da uno a cinque megawatt di potenza totale entro il 2026”.

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Secondo il presidente del Consiglio Mario Draghi, questo e altri progetti nel piano di ripresa “avvicinano l’Italia agli obiettivi energetici e climatici e stimolano la crescita”.