- Gli attuali accordi sui diritti televisivi locali con DAZN e Sky Italia scadono l'anno prossimo
- La procedura di gara sarà lanciata entro la fine dell'anno
Il presidente della Serie A Lorenzo Cassini ha espresso la sua “sorpresa” per la rimozione della proposta di legge che avrebbe consentito alla Lega Calcio Italiana di rinnovare i contratti di trasmissione nazionale esistenti dopo la loro scadenza l'anno prossimo.
L'emendamento aveva lo scopo di proteggere le squadre dalla potenziale perdita di entrate nel caso in cui il normale processo di gara per i diritti della competizione non riuscisse a generare un importo di entrate ritenuto soddisfacente. La Serie A avrebbe potuto estendere i propri contratti sui diritti fino a cinque anni in totale, “dopo aver effettuato un test di mercato per valutare se qualche altro giocatore potesse offrire condizioni migliori”.
La proposta è stata promossa da Claudio Lotito, proprietario e senatore della Lazio, e ora è stata rimossa dal pacchetto complessivo che avrebbe dovuto essere approvato dal Parlamento italiano, con il governo italiano che ha bloccato l'emendamento.
In un comunicato Cassini ha ora risposto alla rimozione della proposta, esprimendo il proprio disappunto per la decisione. “È molto utile per quello che sarà il nuovo bando per i diritti tv, quindi siamo rimasti sorpresi da questo cambio di direzione perché l'emendamento è stato proposto dalla maggioranza di governo”, ha detto.
“A noi interessa capire cosa è successo, perché tecnicamente è una proroga, quindi non c'è problema da quel punto di vista. Non costa caro, non è automatico, e anche il governo l'ha rielaborato, quindi siamo curiosi di sapere capire cosa sta succedendo.
Il principale partner televisivo nazionale della Serie A è attualmente DAZN, con la società di media sportivi digitali che paga 2,5 miliardi di euro (2,7 miliardi di dollari) nel corso del suo accordo triennale. C'è anche un accordo triennale separato per una serie di partite concordato con il canale televisivo a pagamento Sky Italia, che si dice valga 262,5 milioni di euro (280,9 milioni di dollari). Entrambi i contratti scadranno nel 2024.
Cassini ha continuato criticando lo status quo, affermando che l'emendamento avrebbe portato “procedure e trattative migliori”, prima che la gara d'appalto venga lanciata entro la fine dell'anno per il prossimo ciclo di diritti. Le parti interessate della lega sono ansiose di raggiungere un accordo redditizio che rafforzi le finanze dei club, al fine di colmare il divario nelle fortune della Premier League inglese.
E aggiunge: “Penso che se la Lega italiana ha più strumenti per portare più risorse a tutto lo sport italiano, questo è un bene per tutti”. “Posizioni Sky e DAZN?” Non si tratta di un regolamento a vantaggio di nessuno, ma piuttosto a beneficio di procedure e negoziati migliori. È un peccato che quando esistono norme utili queste vengano sfruttate da una parte o dall’altra.
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