Marzo 29, 2024

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Il premier italiano Draghi si reca in Algeria per colloqui sul gas

Il premier italiano Draghi si reca in Algeria per colloqui sul gas

Algeri, Algeria — Con il destino del suo governo nel limbo, lunedì il primo ministro italiano Mario Draghi ha visitato la capitale algerina mentre gli europei cercano di impedire al gas russo di concludere accordi per aumentare le forniture di gas algerino all’Italia.

In segno dell’importanza della visita, la delegazione italiana comprende il Ministro degli Affari Esteri, il Ministro dell’Interno, il Ministro della Giustizia e il Ministro del Cambiamento Ambientale. Terranno colloqui di un giorno, incontreranno il presidente algerino Abdelmadjid Deboun e firmeranno accordi congiunti.

L’Algeria sostituirà la Russia come principale fornitore di gas all’Italia dopo che è stato raggiunto un importante accordo tra la società energetica algerina Sonatrac e la società italiana ENI per aumentare le esportazioni di gas durante la visita di Draghi in Algeria ad aprile. I paesi dell’UE si sono affrettati a diversificare le fonti energetiche dopo l’invasione russa dell’Ucraina.

La trasferta di lunedì arriva in un momento precario per Draghi, che ha dovuto interrompere una giornata per problemi politici in casa. Un partner chiave nel suo governo di unità pandemica, il movimento populista 5 stelle, ha boicottato la scorsa settimana un voto di fiducia al Senato su un disegno di legge di riduzione dei costi energetici, mettendo a repentaglio la sopravvivenza del governo di 17 mesi.

Le turbolenze politiche costrinsero Draghi a ridurre da due giorni a uno il suo viaggio in Algeria.

Tra le preoccupazioni che i pagamenti per il gas e il petrolio russi stiano finanziando la guerra del presidente Vladimir Putin, l’Europa si sta preparando a un taglio russo in risposta alle sanzioni dell’UE, riducendo la sua dipendenza dalle importazioni russe di gas naturale.

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Prima della guerra, la Russia forniva all’Italia 29 miliardi di metri cubi di gas all’anno, contro i circa 23 miliardi dell’Algeria. Già quest’anno l’Algeria ha consegnato all’Italia 13,9 miliardi di metri cubi attraverso il gasdotto transmediterraneo, un aumento del 113% rispetto alle previsioni, secondo la società energetica algerina Sonatrac. L’Algeria ha annunciato venerdì un aumento di 4 miliardi di metri cubi.

L’Italia è particolarmente dipendente dal gas naturale per generare elettricità, riscaldare e raffreddare le case e alimentare la sua industria. L’Italia si sta anche rivolgendo ad altri paesi produttori di energia per assicurarsi fonti alternative, tra cui Azerbaigian, Qatar, Congo, Angola e Mozambico.