sabato, Novembre 2, 2024

Il ministro italiano dell’Economia esclude l’imposizione di tasse aggiuntive alle banche

ROMA (Reuters) – Il governo italiano non ha intenzione di imporre tasse aggiuntive sui profitti bancari, ha detto mercoledì il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, cercando di sedare le speculazioni della stampa su nuove tasse sulle banche e su altre società.

Rispondendo ad una domanda in conferenza stampa dopo la riunione del Consiglio dei Ministri, Giorgetti ha detto che si stava chiedendo da dove venissero queste speculazioni.

Ha aggiunto: “Le banche, come gli altri enti a scopo di lucro, saranno tenute a contribuire alle finanze pubbliche, proprio come tutti i cittadini”.

“Tuttavia non ci sarà alcuna tassa sugli utili bancari “extra”. [ordinary] Tasse sugli utili bancari? Sì, ha aggiunto.

Il governo italiano ha dato il via a vendite diffuse di azioni bancarie locali lo scorso agosto, quando ha svelato un’imposta a sorpresa del 40% sui profitti ottenuti dalle banche grazie a un forte aumento dei tassi di interesse.
L’Italia si è affrettata a fare marcia indietro, dando alla fine ai finanziatori la possibilità di aumentare le riserve di capitale piuttosto che pagare le tasse, lasciando intatti i piani di distribuzione agli azionisti.

Tuttavia, le speculazioni della stampa della scorsa settimana hanno suscitato rinnovata incertezza tra gli investitori, esercitando pressioni sui titoli bancari e spingendo i dirigenti bancari ad affermare che il settore aveva pagato abbastanza tasse sotto l’attuale regime.

La più grande banca italiana Intesa Sanpaolo (ISP.MI)apre una nuova scheda Quando ha annunciato gli utili del primo semestre questo mese, ha dichiarato che i suoi pagamenti fiscali per il periodo avrebbero raggiunto i 3,1 miliardi di euro, 500 milioni di euro in più rispetto all’anno precedente grazie ai benefici dei tassi di interesse più elevati.

Con i tassi di interesse della zona euro che hanno raggiunto un picco del 4% lo scorso anno, le banche italiane sono state in grado di trarre profitti record dal divario tra i tassi sui prestiti e sui depositi, addebitando di più per il credito e mantenendo i tassi sui depositi in media intorno all’1%.

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Segnalato da Angelo Amanti; Scrittura di Valentina Za e montaggio di Keith Weir

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