domenica, Novembre 10, 2024

Il ministro italiano afferma che il divieto del paese su ChatGPT è eccessivo: una strategia

Il vice primo ministro italiano ha criticato la decisione dell’autorità governativa per la protezione dei dati di bloccare temporaneamente Chatbot ChatGPT, affermando che il divieto dovuto a problemi di privacy sembrava eccessivo.

OpenAI, supportato da Microsoft, ha chiuso ChatGPT in Italia alla fine della scorsa settimana dopo che l’agenzia nazionale per i dati ha sollevato preoccupazioni su potenziali violazioni della privacy e la sua incapacità di verificare che gli utenti abbiano almeno 13 anni, come aveva richiesto.

La mossa dell’agenzia, che è indipendente dal governo, ha reso l’Italia il primo paese occidentale ad agire contro il chatbot basato sull’intelligenza artificiale.

Matteo Salvini, leader del partito della Lega al governo, ha scritto su Instagram: “Trovo sproporzionata la decisione dell’organizzazione Privacy Watchdog che ha costretto ChatGPT a bloccare l’accesso dall’Italia”.

Salvini, che è anche ministro dei Trasporti, ha detto che la mossa del regolatore è “ipocrita” e che serve buon senso perché “i problemi di privacy riguardano praticamente tutti i servizi online”.

L’autorità italiana per la protezione dei dati ha rifiutato di commentare il post di Salvini.

Dal suo lancio lo scorso anno, ChatGPT ha scatenato una mania tecnologica, spingendo i concorrenti a lanciare prodotti e aziende simili per integrarlo o tecnologie simili nelle loro applicazioni e prodotti.

OpenAI, che ha disabilitato ChatGPT per gli utenti in Italia su richiesta dell’agenzia, ha affermato che sta lavorando attivamente per ridurre l’uso dei dati personali nella formazione dei suoi sistemi di intelligenza artificiale come ChatGPT.

“Non vediamo l’ora di lavorare a stretto contatto con (l’agenzia dati italiana) e di istruirli su come costruire e utilizzare i nostri sistemi”, ha affermato.

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Il divieto potrebbe danneggiare le imprese e l’innovazione nazionali, ha affermato Salvini, aggiungendo che spera si possa trovare una soluzione rapida e ripristinare l’accesso del chatbot in Italia.

“Ogni rivoluzione tecnologica porta grandi cambiamenti, rischi e opportunità. È giusto controllare e regolamentare attraverso la cooperazione internazionale tra regolatori e legislatori, ma non può essere impedito”, ha affermato.

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