Il gruppo internazionale di alimenti e bevande Princes, con sede a Liverpool, verrà acquisito dall’italiana Newlat Food SpA da Mitsubishi Corporation per 700 milioni di sterline.
Simon Harrison, amministratore delegato di Princes Group, ha descritto l’accordo come “una prospettiva entusiasmante per Princes” e si è detto lieto che Newlatt “condivida la nostra fiducia nei piani strategici di crescita del gruppo, nella strategia del marchio, nell’eccellenza operativa e nella cultura delle persone”.
Princes è stata originariamente fondata a Liverpool nel 1880 con il nome Simpson & Roberts.
Produce e fornisce prodotti e dalla sua sede centrale a Liverpool dispone di uffici vendite e marketing dedicati in Polonia, impianti di lavorazione del tonno a Mauritius, lavorazione del pomodoro in Italia e produzione di olio commestibile in Polonia.
L’acquirente, Newlat, è quotato alla Borsa di Milano e al completamento della prevista acquisizione diventerà “New Princes Group”. Princes Limited manterrà la propria identità e opererà come filiale del New Princes Group con sede nel Regno Unito, con una rete operativa globale di 31 stabilimenti e un portafoglio diversificato in 10 categorie distinte.
Il gruppo giapponese Mitsubishi acquistò Princess nel 1989 e BusinessDesk.com riferì nel 2023 di aver nominato Houlihan Lokey per supervisionare la vendita dell’attività con fatturato di 1,435 miliardi di sterline con sede nel Royal Liver Building.
Il portafoglio di marchi di proprietà e in licenza di Princess comprende Branston, Batchelors’, Flora, Olivio, Crisp ‘n’ Dry, Jucee e Princess stessa.
Tra i clienti figurano i principali supermercati, minimarket, operatori di servizi di ristorazione, fornitori all’ingrosso e altri produttori di alimenti.
I suoi marchi e prodotti coprono più di 20 categorie diverse tra cui pesce, carne, frutta e verdura, zuppe, paste, sughi da cucina, oli commestibili e un’ampia gamma di settori delle bevande analcoliche.
La combinazione di queste due grandi aziende complementari creerà un attore di primo piano nel settore alimentare europeo con un fatturato di circa 2,8 miliardi di euro e un utile prima di interessi, imposte, svalutazioni e ammortamenti (EBITDA) di circa 190 milioni di euro.
Il management punta a portare il fatturato a 5 miliardi di euro entro il 2030 e ad aumentare i profitti “attraverso una combinazione di costi e sinergie strutturali”.
Il completamento della transazione sarà soggetto all’approvazione del Dutch Business Council e ad una serie di consuete approvazioni normative, alla finalizzazione dei conti certificati del gruppo e alla consultazione con l’European Business Council.
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