Aprile 25, 2024

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Francesca Comcincini sta realizzando un film personale su Luigi Comenseni

Francesca Comcincini sta realizzando un film personale su Luigi Comenseni

profuso ioDirettore Online Francesca Comcincini (“Gomorra”, la serie “Django”) è destinata a realizzare un lungometraggio personale in onore di suo padre, Luigi Comenseni, il professore italiano che ha realizzato il classico del cinema italiano candidato all’Oscar “Pane, amore e sogni”, con Gina Lollobrigida e Vittorio De Sica.

Il film di Francesca, titolo provvisorio First Life Then Cinema, è sviluppato da Kavac Film, un’impresa con sede a Roma del veterano regista italiano Marco Bellocchio. Il 17 luglio Bellocchio riceve a Cannes la Palma d’oro onoraria alla carriera.

Il partner di Bellocchio a Kavac, il produttore Simone Gattoni, farà acquisti al progetto Comencini a Cannes.

È noto soprattutto per una serie di commedie della Commedia all’Italiana del dopoguerra, tra cui “Lo Scopone Scientifico” del 1972 in cui interpreta Bette Davis. Vecchio milionario contro Alberto Sordi Luigi Si è anche avventurato nel neorealismo con, tra gli altri titoli, “Misunderstanding”, presentato al concorso di Cannes del 1967, uno dei tanti film del regista sulla condizione dei bambini.

Francesca ha collaborato con suo padre come scrittrice in “Un ragazzo di Calabria” su un ragazzo di 13 anni di una famiglia povera con l’aspirazione a diventare un atleta olimpico, che è andato al Festival del cinema di Venezia del 1987.

Francesca ha esordito alla regia nel 1984 a 23 anni con il pluripremiato dramma “Pianoforte” a Venezia. Da allora ha alternato lungometraggi e documentari, spesso con un focus sociale e politico, e moderne serie televisive. Ha diretto 15 episodi di “Gomorra”, il più grande export televisivo italiano, e sta attualmente girando la serie “Django” per Sky Studios e Canal Plus.

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“Prima la vita, poi il cinema” sarà il suo prossimo progetto.

“Dopo molti anni passati a fare lo stesso lavoro di mio padre e a cercare di essere diverso da lui, ho voluto raccontare Quanto gli devo tutto: ho voluto rendere omaggio a mio padre, per il suo modo di fare cinema”, ha detto Francesca in un comunicato. diversificato.

“Voglio rendere omaggio al suo modo di essere, all’importanza che attribuisce al suo lavoro e al suo impegno per il nostro cinema”. “per L’importanza della sua persona per me. Avrei potuto dire a me stesso: “Forse sono abbastanza grande ora” Io sono capace di. Forse adesso racconterò questa storia».