I governi egiziano e italiano hanno annunciato una partnership per istituire un centro di intelligenza artificiale (AI) al Cairo, che mira a posizionare l’Egitto come un hub tecnologico leader in Africa.
Il ministro italiano per lo sviluppo economico, Adolfo Urso, ha dichiarato durante un recente incontro al Cairo che il centro di intelligenza artificiale potrebbe essere operativo entro la fine dell’anno. L’iniziativa consentirĂ all’Egitto di promuovere lo sviluppo e le applicazioni dell’IA in tutta l’Africa, oltre a fornire formazione e supporto ad altri paesi africani. Entrambi i paesi si sono impegnati a promuovere un’ulteriore collaborazione tra istituti di ricerca e aziende private nei rispettivi paesi.
Annunciando il progetto del centro AI, Urso ha detto: “Sia l’Italia che l’Egitto sono nel cuore del Mar Mediterraneo e al crocevia di tre continenti: Europa, Africa e Asia. L’Italia, con i suoi porti, le infrastrutture energetiche e i cavi collegamenti, rende l’Egitto un attore chiave nello sviluppo dell’intera regione.
Urso ha aggiunto che spera che il centro di intelligenza artificiale possa affermare l’Egitto come hub internazionale per questa tecnologia.
Maketh Chalib, professore di scienze politiche ed esperto di intelligenza artificiale presso l’Università Helwan del Cairo Affari africani Questa mossa sarà compresa da entrambi i paesi.
“L’Egitto è un partner strategico dell’Unione Europea e dell’Italia in particolare, mentre l’Italia è giĂ un partner leader dell’Egitto nel settore energetico”.
“L’Egitto offre stabilitĂ politica essendo uno dei mercati piĂą grandi dell’Africa, e si è finalmente ripreso dalla crisi economica con prospettive economiche positive”, dice Chalib. “L’Egitto è un paese africano leader nelle infrastrutture digitali; Quindi, è un grande hub regionale di intelligenza artificiale. L’Egitto, con l’aiuto della tecnologia italiana, può essere un hub per i servizi di rafforzamento delle capacitĂ per i paesi africani.
L’Italia, sotto la guida del nuovo Primo Ministro Giorgia Meloni, sta ponendo maggiore enfasi sui suoi legami diplomatici ed economici in Africa. A dicembre, l’importatore italiano di gas naturale, Eni, controllato dallo Stato, ha annunciato che avrebbe aumentato i suoi investimenti in Africa.
Meloni si è impegnato a portare avanti il ​​“progetto Matei”, una proposta di iniziativa di investimento che consentirebbe all’Italia di importare gas naturale e idrogeno dal Nord Africa ed esportare tali risorse nel Nord Europa. Il progetto Mattei punta anche a rilanciare le economie dei Paesi africani, riducendo così i flussi migratori dal continente verso l’Europa.
A dimostrazione di come l’Africa centrale sia nella sua politica estera e nella sua agenda economica, il primo viaggio bilaterale di Maloney come primo ministro è stato in Algeria, seguito da visite in Libia, Etiopia, Tunisia, Mozambico e Repubblica del Congo.
Federico Donelli, Ricercatore di Relazioni Internazionali presso l’UniversitĂ di Trieste Affari africani Gli investimenti nel settore dell’intelligenza artificiale in Egitto fanno “parte di un quadro piĂą ampio che coinvolge il rapporto tra Egitto e Unione Europea. I paesi europei, in particolare l’Italia, ritengono che sia necessario sostenere l’Egitto in tempi di crisi economica, che potrebbe portare a un collasso sociale”.
“I paesi europei temono che l’instabilitĂ del paese possa innescare un aumento della migrazione attraverso il Mediterraneo. Pertanto, è necessario aumentare la cooperazione in vari settori per migliorare il potenziale di sviluppo e la stabilitĂ dell’intera regione”, ha aggiunto.
Donnelly ritiene inoltre che l’Italia potrebbe trarre vantaggio economico dall’investimento nella tecnologia africana di prossima generazione.
“Roma vede la trasformazione digitale dell’Africa e la trasformazione verde come un passo importante nel progetto Matteo. In questo quadro, l’Egitto è un partner importante nella creazione di ricadute positive in tutto il continente”, afferma “L’Italia ha l’opportunitĂ di posizionarsi come paese della digitalizzazione partner per i paesi africani. Migliorare le infrastrutture locali Roma mira a migliorare l’accesso dei paesi africani alla potenza di calcolo necessaria per i modelli di intelligenza artificiale attraverso l’approvvigionamento e il sostegno allo sviluppo delle capacitĂ .
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