La Federcalcio italiana (FIGC) ha dichiarato venerdì che tutte le 11 squadre di calcio, tra cui Juventus e Napoli, e 59 persone sono state scagionate dal tribunale federale italiano a seguito di una verifica delle plusvalenze. Lo scorso anno è stata effettuata una relazione sull’attività di compravendita di calciatori della Commissione di vigilanza per i club di Serie A (COVISOC), trasmessa alla Procura Federale, a seguito della quale è stata avviata un’istruttoria.
Il tribunale federale ha però ammesso a processo tutti, compreso Andre Agnelli, presidente della Juve, l’attuale amministratore delegato del Tottenham Hotspur Fabio Paradisi e il leader del Napoli Aurelio de Laurentis. Si legge nel comunicato della Figc: “Il Tribunale Federale Nazionale, presieduto da Carlo Chica, ha violato i valori contenuti nel bilancio per la determinazione del patrimonio di tutte le società, dirigenti e dirigenti di società, plusvalenze e diritti alle prestazioni dei calciatori come raccomandato dal procuratore federale. Consentito dai principi contabili.”
Le ragioni verranno svelate nei prossimi giorni”. Negli ultimi anni in Italia si è discusso di plusvalenze da accordi di cessione, con difficoltà a stabilire un valore di mercato preciso per i giocatori inclusi nei contratti di swap.
Secondo i media italiani, il procuratore federale sta indagando sulla possibilità di rating elevati per aiutare i club a bilanciare i conti.
(Questa storia non è stata modificata dallo staff di Dev Discourse ed è stata generata automaticamente da Syndicated Feed.)
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