(ANSA) – ROMA, 22 APR – L’Italia ha perso il 30% dei suoi terreni agricoli negli ultimi 50 anni a causa di costruzione e abbandono.
Il presidente Ettore Brandini ha affermato che la superficie dei terreni coltivati è oggi di 12,8 milioni di ettari.
Ha aggiunto che la diminuzione dell’impatto dei terreni agricoli sulla resistenza idrogeologica del Paese a frane e alluvioni, sul deficit produttivo e sulla dipendenza dalle importazioni alimentari.
Coldiretti ha affermato che secondo l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA), il 93,9% dei comuni è a rischio frane e alluvioni.
Per questo l’Italia deve difendere il proprio patrimonio agricolo e la disponibilità di terreni fertili attraverso il riconoscimento sociale, culturale ed economico del ruolo delle attività rurali, si legge nel comunicato.
Perché ciò avvenga, sono necessari investimenti in infrastrutture, innovazione e digitalizzazione.
A questo proposito, secondo Brandini, il Recovery and Resilience Plan (NRRP) finanziato dall’Ue rappresenta “un’opportunità irripetibile” ed “è necessario raddoppiare i soldi per l’agrobusiness, che ha dimostrato di poter assorbire le risorse di chi non può spendere”. (dimenticare).
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