Anche i media statali RAI hanno riportato la sua morte.
Insieme a Sophia Loren, Lollobrigida divenne il simbolo della sessualità terrena delle attrici italiane degli anni ’50 e ’60.
All’inizio degli anni ’50, era una grande star in Europa. Ha debuttato nel cinema inglese nel 1953, in Beat the Devil di John Huston, al fianco di Humphrey Bogart e Jennifer Jones.
Era Esmerelda in Quasimodo di Anthony Quinn nell’adattamento del 1956 de “Il gobbo di Notre Dame”, e la regina di Saba nel re Salomone di Yul Brynner nell’epopea in Technicolor di King Vidor del 1959 “Solomon and Sheba”.
Mentre i ruoli cinematografici cominciavano a diminuire negli anni ’70, Lollobrigida si è ritagliata una nuova carriera come fotoreporter. È apparsa occasionalmente in film e televisione, la più famosa in un ruolo ricorrente nella serie televisiva americana del 1984 Falcon Crest.
L’anno scorso si è candidata senza successo per un seggio al Senato italiano, dicendo al quotidiano Corriere della Sera prima delle elezioni del paese: “Sono solo stanca di sentire i politici discutere tra loro senza arrivare al punto”.
Il senatore australiano muore dopo il ‘rapido’ declino
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