Una foto del logo dell’azienda energetica italiana Eni in una stazione di servizio a Roma, 30 settembre 2018. REUTERS/Alessandro Bianchi
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LONDRA (Reuters) – Eni UK, parte dell’italiana Eni.MI, ha dichiarato di aver richiesto una licenza per lo stoccaggio di carbonio per un giacimento di gas impoverito nel Mare del Nord britannico per catturare e immagazzinare le emissioni di anidride carbonica di un’industria.
Molte industrie stanno cercando di limitare e ridurre le proprie emissioni di gas serra e affermano che la cattura e lo stoccaggio del carbonio (CCS) aiuterà.
Un sistema CCS preleva l’anidride carbonica dal punto in cui viene emessa, di solito un camino, e la immagazzina nel sottosuolo, ad esempio nei giacimenti di gas esaurito, per impedirne il rilascio nell’atmosfera.
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La britannica Eni ha affermato che il giacimento di gas impoverito di Hewitt nel Mare del Nord meridionale potrebbe immagazzinare circa 330 milioni di tonnellate di anidride carbonica (CO2), equivalenti alle emissioni di anidride carbonica di oltre 3 milioni di case o più di 6 milioni di automobili all’anno.
La società ha aggiunto che sta partecipando a un’iniziativa per decarbonizzare settori come automobili, ceramica, materiali, energia e smaltimento dei rifiuti nel sud-est della Gran Bretagna, e il progetto CCS avrà un ruolo.
Il giacimento di gas impoverito potrebbe essere operativo entro il 2027.
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(Segnalazione di Nina Chestney; Montaggio di Louise Heavens)
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